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al testo di Marina Pacifici
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Il ricordo si tinge
d’un caro colore, sfumato di lacrime nell’acquerello del perduto amore. Ti rivedo ancora in divisa grigio- azzurra di ferroviere. E il cuore smarrito in palpiti di nostalgia il tuo nome sussurra nelle solitarie mie sere. Grigio aviazione, la tua uniforme nel fremito dell’emozione. I tuoi passi nella mia anima indelebili sentieri han varcato, disegnando indelebili orme nella bianca distesa. E il cuore mio veglia ogni notte Per Te in nostalgica attesa…. L’aurora vermiglia dilegua poi in bruma di solitario disincanto Ogni onirica illusione Scende nel cuore la tua rimembranza, costante carezza oltre ogni umana distanza. S’acquieta il dolore mio nella valle della memoria. Malinconica nevicata di ricordi, struggente sinfonia nei miei giorni cupi e sordi. Da lontano scorgo ancora una divisa blu, s’offusca di rimpianto lo sguardo mio nel mio cuore per sempre Tu. Lungo il binario dei ricordi un padre e la sua bambina. Per mano Tu ed io, a tinger d’effimeri sogni e caduche speranze il ceruleo ordito della mattina. Frenetica, elegante, armoniosa la stazione centrale di Milano ci accoglieva nell’alba radiosa. Quel mattino lontano fra baci di commiato il treno s’allontanava dal binario stanco I tuoi dolci occhi d’autunno dorato mi proteggevano in paterno manto…. Quel ricordo insieme al tuo abbraccio nel mio cuore ho suggellato. Sorgeva il sole nel mattino bianco…. …E Tu eri al mio fianco. Alla cara memoria di mio padre Emilio. Marina Pacifici |
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